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ORARIO MESSA:
tUtte le domeniche alle ore 10.30 DIVINA LITURGIA.

 

SI RICORDA CHE A FINE DELLA LITURGIA DOMENICALE Seguirà LA  PREGHIERA Di esorcismo 


Ogni primo venerdì del mese, alle ore 21:00, si terrà la preghiera di liberazione e guarigione.

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“La possessione” fra scienza e religione

La possessione diabolica, vista dal punto di vista della scienza e della religione, si colloca al crocevia di due mondi: quello spirituale e quello empirico. Mentre la teologia cristiana (in particolare la Chiesa Ortodossa e altre tradizioni cristiane) considera la possessione diabolica come un fenomeno reale, attribuibile all’influenza di forze spirituali maligne, la scienza moderna, soprattutto nelle discipline come la psichiatria e la psicologia, tende a spiegare fenomeni simili attraverso condizioni mediche o disturbi psicologici. Ecco come queste due prospettive si confrontano.

Nella tradizione cristiana, la possessione diabolica è considerata un’azione straordinaria del demonio su un essere umano, che può manifestarsi attraverso segni come:

  • Avversione per i simboli religiosi (come croci, icone, acqua santa),

  • Fenomeni soprannaturali (come il parlare lingue sconosciute, la forza sovrumana),

  • Alterazioni della personalità (come cambiamenti di voce o comportamento insolito).

La teologia cristiana, e in particolare la tradizione ortodossa, sottolinea che la possessione è rara e che non tutte le manifestazioni di comportamenti anormali sono dovute a influenze demoniache. Spesso, la Chiesa invita a una prudente distinzione tra malattie mentali e fenomeni spirituali. La cura di questi fenomeni spirituali avviene attraverso riti specifici, come l’esorcismo, che consiste in preghiere e riti liturgici per liberare la persona dal male.

 Prospettiva Scientifica sulla Possessione Diabolica

La scienza moderna, in particolare la psichiatria, interpreta i comportamenti che potrebbero essere attribuiti a una possessione diabolica come sintomi di disturbi mentali o neurologici. Alcuni disturbi che possono essere confusi con la possessione includono:

  • Schizofrenia: caratterizzata da allucinazioni, deliri, comportamenti bizzarri e cambiamenti nel linguaggio e nel pensiero.

  • Disturbo Dissociativo dell’Identità: una condizione in cui una persona sembra avere più identità o personalità diverse, con cambiamenti nella voce o nel comportamento.

  • Epilettica: particolari forme di epilessia possono causare convulsioni e comportamenti alterati, che in passato potevano essere interpretati come segni di possessione.

  • Disturbi di conversione: dove i pazienti manifestano sintomi fisici che non hanno una spiegazione medica evidente, spesso legati a conflitti psicologici profondi.

In questi casi, la medicina moderna usa terapie farmacologiche e psicologiche per trattare le condizioni di chi soffre, interpretando i sintomi come espressioni di problemi neuropsicologici.

 La Differenza Fondamentale tra Scienza e Religione

La scienza si basa su un metodo empirico che cerca di trovare spiegazioni naturali per i fenomeni osservabili. I sintomi associati alla possessione diabolica, come allucinazioni, voci interiori o comportamenti anomali, sono generalmente spiegati attraverso meccanismi neurobiologici o psicologici. La religione, invece, apre alla possibilità di una realtà spirituale che non può essere misurata o spiegata attraverso metodi scientifici.

Nella Chiesa Ortodossa, e più in generale nel cristianesimo, la possessione diabolica è vista come una manifestazione spirituale che può verificarsi quando una persona si allontana da Dio o è esposta a influenze demoniache. Tuttavia, questa non è considerata una spiegazione comune per tutti i casi di disagio psicologico, e si ricorre all’esorcismo solo in casi estremi e dopo un attento discernimento spirituale.

Negli ultimi decenni, ci sono stati tentativi di dialogo e collaborazione tra teologi e scienziati, soprattutto nell’ambito della psichiatria e della teologia pastorale. Entrambe le parti riconoscono che le esperienze umane complesse, come quelle attribuite alla possessione, non possono essere ridotte a una singola spiegazione.

  • La scienza riconosce che molti pazienti possono trarre beneficio da una forte vita spirituale, e che per alcune persone il coinvolgimento in pratiche religiose come la preghiera o i sacramenti può avere un effetto terapeutico.

  • La Chiesa Ortodossa, da parte sua, incoraggia i fedeli a cercare assistenza medica professionale quando necessario, soprattutto in presenza di disturbi psicologici. La possessione diabolica, come detto, è considerata rara e si distingue attentamente dalle malattie mentali, che devono essere trattate da specialisti.

La Chiesa Ortodossa sottolinea l’importanza di non confondere le malattie mentali con la possessione diabolica. Prima di ricorrere a riti di esorcismo, viene sempre richiesta una valutazione medica per escludere cause naturali dei sintomi.

La distinzione chiave tra malattia mentale e possessione diabolica, dal punto di vista ortodosso, risiede nella presenza di segni soprannaturali che non possono essere spiegati scientificamente, come la repulsione per oggetti sacri o la conoscenza di informazioni nascoste.

Nella tradizione della Chiesa Ortodossa, l’identificazione di una possessione diabolica è un processo complesso che richiede discernimento spirituale, esperienza pastorale e una profonda comprensione della fede. A differenza delle malattie mentali, la possessione è considerata una condizione rara, nella quale una persona è sotto il controllo o l’influenza diretta di uno spirito maligno. Tuttavia, la Chiesa tratta il tema con molta prudenza, distinguendo accuratamente tra disturbi psichici e reali fenomeni di natura spirituale.

 Discernimento Spirituale

Il discernimento di una possibile possessione diabolica nella Chiesa ortodossa non avviene attraverso diagnosi immediate o spettacolari, ma richiede spesso un lungo periodo di osservazione e preghiera da parte del sacerdote, del vescovo o di un monaco esperto. La Chiesa ortodossa insegna che molti disturbi comportamentali o psicologici che potrebbero sembrare di origine spirituale hanno spesso radici naturali, come malattie mentali, stress o altre condizioni psicologiche.

 Segni di una Possibile Possessione Diabolica

Esistono alcuni segni tradizionalmente associati alla possessione diabolica, che i sacerdoti o monaci esperti cercano di verificare con grande cautela. Questi segni non costituiscono prove definitive, ma sono considerati indizi che potrebbero richiedere un’ulteriore indagine spirituale:

  • Avversione ai sacramenti e agli oggetti sacri: Uno dei segni più comuni è una forte reazione negativa verso oggetti sacri come le icone, la croce, l’acqua santa, o i sacramenti della Chiesa, in particolare l’Eucaristia. Una persona posseduta potrebbe mostrare avversione o repulsione quando esposta a questi simboli.

  • Conoscenza soprannaturale: In alcuni casi di possessione, il posseduto potrebbe dimostrare una conoscenza di fatti o informazioni che non potrebbero essere conosciuti naturalmente. Questo include la conoscenza di peccati privati di altre persone, eventi passati o futuri, o informazioni riservate.

  • Forza sovrumana: Alcuni casi di possessione includono episodi di forza fisica straordinaria che va oltre la normale capacità della persona.

  • Linguaggio sconosciuto o blasfemia: A volte il posseduto può parlare lingue sconosciute, o esprimersi in modo offensivo o blasfemo riguardo alla fede cristiana, senza che ci sia una ragione naturale per spiegare questi fenomeni.

  • Variazione nella personalità o voce: La persona può assumere diverse personalità o cambiare voce in maniera innaturale, esprimendo pensieri che sembrano provenire da un’entità diversa.

  • Convulsioni e fenomeni fisici inspiegabili: Talvolta ci sono manifestazioni fisiche come convulsioni, che non trovano spiegazione medica, o altri comportamenti fisici fuori dal comune.

 Il Ruolo della Chiesa Ortodossa nell’Esorcismo

Nella Chiesa Ortodossa, quando un caso sospetto di possessione diabolica viene presentato, la reazione immediata non è quella di eseguire un esorcismo pubblico. Al contrario, il sacerdote potrebbe inizialmente invitare la persona a partecipare ai sacramenti regolari della Chiesa, come la Confessione e l’Eucaristia, per cercare la guarigione spirituale attraverso la grazia divina. Solo dopo un attento discernimento e osservazione, in caso di segni persistenti, si può decidere di eseguire preghiere esorcistiche.

  • Esorcismi nella Chiesa Ortodossa: L’Ortodossia ha una tradizione di preghiere esorcistiche, tra cui le Preghiere di San Basilio il Grande e le Preghiere di San Giovanni Crisostomo, che vengono utilizzate in questi casi. Tuttavia, l’esorcismo nella Chiesa ortodossa non è uno spettacolo pubblico o un rito drammatico, ma una preghiera solenne e liturgica che si svolge nel contesto della comunità ecclesiale, spesso accompagnata da digiuno e preghiera personale.

 Distinzione tra Malattia Mentale e Possessione Diabolica

La Chiesa ortodossa è molto attenta a non confondere i disturbi mentali con la possessione diabolica. La maggior parte delle manifestazioni che potrebbero sembrare di origine spirituale (come comportamenti violenti, visioni o disturbi della personalità) sono generalmente attribuite a malattie mentali e trattate con cure mediche appropriate. Prima di considerare un esorcismo, i sacerdoti ortodossi raccomandano quasi sempre che la persona si sottoponga a una valutazione medica o psichiatrica.

  • Interazione tra scienza e fede: La Chiesa ortodossa riconosce l’importanza della scienza medica nella diagnosi e nel trattamento delle malattie mentali. La possessione diabolica è considerata un fenomeno estremamente raro, e il discernimento spirituale è sempre accompagnato da una grande cautela.

 Il Processo di Guarigione

La guarigione spirituale nella Chiesa ortodossa non riguarda solo la liberazione dal maligno, ma anche il restauro dell’unità tra corpo, mente e anima. Le preghiere esorcistiche sono spesso integrate con un percorso di guarigione spirituale che include la Confessione, l’Eucaristia, il digiuno, e la partecipazione regolare alla vita liturgica della Chiesa.

  • Il supporto della comunità: Nella Chiesa ortodossa, la guarigione di una persona colpita da una possibile possessione non è solo un processo individuale, ma coinvolge l’intera comunità parrocchiale. La comunità prega insieme per la persona, supportandola nel suo cammino verso la liberazione e la guarigione.

Nella tradizione ortodossa, l’identificazione di una possessione diabolica è un processo delicato che richiede discernimento spirituale e grande prudenza. La Chiesa distingue chiaramente tra malattie mentali e fenomeni spirituali, e solo in rari casi viene riconosciuta una vera possessione diabolica. Il ricorso alle preghiere esorcistiche avviene solo dopo un’attenta valutazione, e sempre all’interno di un contesto liturgico e pastorale.

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INTERVISTA
L'ESORCISMO SPIEGATO DAI PADRI DEL MONASTERO DI MORTARA (PV)

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